Crastan ha sposato, sin dalla prima ora, il concetto di economia circolare, uno dei principi fondamentali delle politiche economiche europee. Tutto ciò che può essere riutilizzato, deve essere riutilizzato! Riutilizzare è utile all’Ambiente, a noi stessi, all’economia e alle generazioni future. I recenti sviluppi tecnologici, attraverso impianti specializzati, permettono di produrre energia da biomasse e biogas, o meglio dal residuo della lavorazione delle materie prime, nel nostro caso soprattutto dall’orzo. Il processo è complesso, ma è la strada maestra verso una maggiore sostenibilità ambientale ed economica.
Tipologia di biomassa
La biomassa è di tre tipologie, le cui caratterizzazioni sono ben chiare. La biomassa, a seconda del contenuto di acqua, può essere fresca o secca; in base alla sua origine può essere animale o vegetale; a seconda della presenza di organismi vivi o morti al suo interno ha la cosiddetta vitalità.
Come si ottiene energia dalla biomassa?
I processi attraverso i quali l’energia da biomasse viene prodotta sono due: biochimici e termochimici. Processi biochimici: l’energia viene ricavata attraverso reazioni chimiche dovute alla presenza di determinati elementi (microorganismi, funghi ed enzimi) all’interno della biomassa in particolari condizioni. Questo processo è utilizzato per le colture acquatiche, reflui zootecnici, scarti di lavorazione, alcune tipologie di reflui urbani e industriali. Processi termochimici: basati sull’utilizzo del calore come fonte di trasformazioni chimiche particolari. Utilizzato per i prodotti legnosi e di cellulosa, ma anche per alcuni scarti di lavorazione.
I residui della lavorazione della materia prima in Crastan
Le bucce di orzo esauste, quindi private della polpa, rappresentano il residuo di lavorazione di Crastan. Dopo la tostatura e l’estrazione con acqua calda, tramite un processo simile a quello della caffettiera moka, i chicchi di orzo sono spremuti e quel che rimane è formato principalmente da fibre (bucce, giumelle e residui vegetali), con tracce di proteine. Questo residuo viene utilizzato per produrre energia.
I vantaggi dell’utilizzo della biomassa per produrre energia
L’elenco dei vantaggi è lungo e rispetto ad alcuni svantaggi come, ad esempio, la necessità di dover utilizzare grande aree per la realizzazione degli impianti e l’incostanza della produzione dovuta ai flussi irregolari dell’arrivo della biomassa perché, magari, legata a produzioni stagionali. Cominciamo col dire che nessun rilascio di nuova anidride carbonica, poiché quella prodotta dalla loro combustione equivale a quella che era stata precedentemente assorbita dalla pianta: essendo materiale di origine biologica è completamente biodegradabile; capacità di conservare l’energia fino al momento del suo utilizzo; possibilità di eliminare rifiuti attraverso la loro trasformazione in risorsa.
I biogas sono prodotti dalla fermentazione dei residui organici
I biogas sono una miscela di vari tipi di gas, principalmente metano e anidride carbonica, prodotti dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) di residui organici animali e, come nel caso di Crastan, vegetali. L’intero processo vede la decomposizione del materiale organico da parte di alcuni tipi di batteri, con produzione di anidride carbonica, idrogeno e metano (metanizzazione dei composti organici).
La produzione di biogas si articola in due fasi
La prima fase è aerobica transitoria, che avviene grazie alla presenza di ossigeno: comporta un aumento della mineralizzazione delle sostanze organiche, con produzione di anidride carbonica ed acqua. È costituita da una rapida degradazione dei rifiuti che si compie in un periodo variabile da alcune ore a qualche giorno in funzione della profondità degli strati e del loro grado di compattazione. La seconda fase è anaerobica: suddivisa in una prima fase acida ed in una seconda metanigena che subentra una volta esaurito l’ossigeno presente, è una trasformazione più lenta e incompleta, che produce anidride carbonica e metano.
I vantaggi del biogas
Un vantaggio ecologico nell’utilizzo del biogas è quello di impedire la diffusione nella troposfera del metano emesso naturalmente durante la decomposizione di carcasse e vegetali: il metano è infatti uno dei gas-serra più potenti ed è quindi auspicabile la sua degradazione in CO2 e acqua per combustione. L’emissione di 1 kg di CH4, in un orizzonte temporale di 100 anni, equivale ad emettere 25 kg di CO2.
NATURALE COME TE
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